La Rabbia E L'Orgoglio (Italian Edition) by Oriana Fallaci

La Rabbia E L'Orgoglio (Italian Edition) by Oriana Fallaci

autore:Oriana Fallaci [Fallaci, Oriana]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica
ISBN: 9788817035606
Amazon: B00NM9C360
editore: BUR
pubblicato: 2009-09-17T22:00:00+00:00


E se in alcuni paesi le donne son così cretine da accettare il chador anzi il lenzuolo da cui si guarda attraverso una fitta rete posta all'altezza degli occhi, peggio per loro. Se son così scimunite da accettare di non andar a scuola, non andar dal dottore, non farsi fotografare eccetera, peggio per loro. Se son così minchione da sposare uno stronzo che vuole quattro mogli, peggio per loro. Se i loro uomini son così grulli da non bere la birra e il vino, idem. Non sarò io a impedirglielo.

Ci mancherebbe altro. Sono stata educata nel concetto di libertà, io, e la mia mamma diceva:

«Il mondo è bello perché è vario». Ma se pretendono d'imporre le stesse cose a me, a casa mia... Lo pretendono. Usama Bin Laden afferma che l'intero pianeta Terra deve diventar mussulmano, che dobbiamo in massa convertirci all'Islam, che con le buone o con le cattive lui ci convertirà, che a tal scopo ci massacra e continuerà a massacrarci. E questo non può piacere né a me né a voi, ipocriti difensori dell'Islam. A me personalmente mette addosso una gran voglia di rovesciar le carte, ammazzare lui. Il guaio è che la cosa non si risolve, non si esaurisce, con la morte di Usama Bin Laden. Perché gli Usama Bin Laden sono decine di migliaia, ormai, e non stanno soltanto in Afghanistan o negli altri paesi mussulmani. Stanno dappertutto, e i più agguerriti stanno proprio in Occidente. Nelle nostre città, nelle nostre strade, nelle nostre università, nei gangli della nostra tecnologia. La Crociata alla Rovescia è in atto da tempo. Da ancor prima che, vent'anni fa, lo dicessi io. E in atto, ed è sostenuta da una fede nonché da una perfidia paragonabili soltanto alla fede e alla perfidia di Torquemada quando gestiva l'Inquisizione. Infatti trattare con loro è impossibile. Ragionarci, impensabile.

Trattarli con indulgenza o tolleranza o speranza, un suicidio. E chi crede il contrario è un illuso.

Te lo dice una che quel tipo di fanatismo lo ha conosciuto abbastanza bene. In Iran, in Iraq, in Pakistan, in Bangladesh, in Arabia Saudita, in Kuwait, in Libia, in Giordania, in Libano, e a casa sua. Cioè in Italia. Lo ha conosciuto, sì, ed anche attraverso episodi ridicoli anzi grotteschi ne ha avuto raggelanti conferme. Io non dimenticherò mai quello che mi accadde all'ambasciata iraniana di Roma quando chiesi il visto per recarmi a Teheran, (intervista a Khomeíni), e mi presentai con le unghie smaltate di rosso. Per loro, segno di immoralità anzi delitto per cui nei paesi più fondamentalisti ti mozzano le dita. Con voce sferzante mi ingiunsero di levare immediatamente quel rosso e, se non gli avessi urlato che cosa gradivo levare a loro anzi tagliare a loro, m'avrebbero mozzato le dita nel mio paese. Non dimentico nemmeno quel che mi accadde a Qom, la città santa di Khomeini, dove in quanto donna venni respinta da tutti gli alberghi. Tutti!

Per intervistare Khomeini dovevo mettere il chador, per mettere il chador dovevo togliere i bluejeans, per togliere



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